top of page

FONDAZIONE PESENTI: Alcune considerazioni

Aggiornamento: 16 nov 2020


In seguito al decesso del dott. Giuseppe Pesenti Calvi detto Giusi avvenuto in data 12 febbraio 2018, il 19/02/2018 viene aperto e pubblicato il testamento segreto redatto e sottoscritto con atto notarile in data 2 marzo 2015 dal dott. Giuseppe Pesenti Calvi. Alla lettura del testamento si apprende che, con enorme gesto di generosità, il dott. Giuseppe Pesenti Calvi, nomina erede Universale del suo patrimonio il Comune di Alzano Lombardo.


In data 6 marzo 2018 l’Amministrazione Comunale ufficializza l’accettazione dell’eredità. Per vincoli vari di natura giuridica, l’Amministrazione decide di accettare l’eredità con le relative condizioni dettate dal dott. Giusi Pesenti Calvi e si fa promotrice della nascita di una Fondazione in cui trasferire il patrimonio ereditato. Lo scopo della fondazione ha come obbiettivo la gestione del patrimonio ereditato “nel rispetto delle volontà testamentarie” che più volte saranno richiamate nello statuto della Fondazione.


In una serie di incontri con i cittadini l’amministrazione, per voce del Sindaco, nel ricordare la figura del dott. Giuseppe Pesenti Calvi e il legame della sua famiglia con la città di Alzano Lombardo, ha spiegato e illustrato con dovizia di particolari, la complessità del procedimento e le difficoltà giuridiche incontrate lungo il percorso. Poco spazio, secondo noi, e stato dedicato ad illustrare e comunicare nel dettaglio l’entità del patrimonio ereditato e le condizioni dettate dal dott. Giuseppe Pesenti Calvi circa l’utilizzo del patrimonio immobiliare e finanziario.


In data 24/06/2020 è stata deliberata dal Consiglio Comunale la costituzione della “FONDAZIONE GIUSI PESENTI CALVI-ETS" e approvato lo “STATUTO DELLA FONDAZIONE”.

Non c’era nulla da inventare, interpretare o declinare, con estrema chiarezza e lucidità il dott. Giuseppe Pesenti nel redigere il testamento ha dettato le sue volontà e a messo nero su bianco quanto segue:

NOMINO EREDE GENERALE DI TUTTO IL RESTANTE MIO PATRIMONIO IL COMUNE DI ALZANO LOMBARDO ALLE SEGUENTI CONDIZIONI:

Così con queste chiare è semplici condizioni, si capisce che il Dott. Giuseppe Pesenti Calvi ha voluto regalare alla città le sue proprietà e le risorse necessarie per preservarle nelle condizioni in cui le ha lasciate, convinto che il valore naturalistico del luogo e il contenuto storico della casa padronale, con i suoi arredi, suppellettili, fotografie e documenti vari, debba essere valorizzato e reso fruibile ai cittadini.

Sarebbe bastato dar vita ad una fondazione con uno statuto semplice, che facesse proprie le condizioni testamentarie, gestita da un “Consiglio d’Indirizzo” composto da cittadini Alzanesi rappresentanti delle varie realtà presenti nella nostra città, Comitati di quartiere, Associazioni Sportive, Associazioni Culturali, Associazioni Ambientaliste, della Scuola, degli Oratori ……. con un braccio esecutivo composto da Direttore Generale e un impiegato per la parte amministrativa.

Si sarebbe potuto dar vita ad una Fondazione con lo scopo di coinvolgere le associazioni di volontariato presenti sul nostro territorio, ospitarne la sede e ricevere in cambio la disponibilità ad implementare attività tese a valorizzare il territorio, l’immobile, gli oggetti in essa contenuti e l’attività sportiva coerente con quella che più stava a cuore al dott. Pesenti, il tiro con l’arco.

E invece no! La nostra amministrazione ha altri progetti! (Megalomania?)

Oltre agli incontri con i cittadini diversi sono stati gli incontri nelle commissioni e con i gruppi consiliari per arrivare ad avere uno statuto condiviso che desse seguito alle volontà testamentarie del dott. Pesenti. Purtroppo, questa amministrazione con in testa il sindaco ha voluto dar vita ad una Fondazione, come se il lascito fosse stato fatto a loro, la maggioranza! Hanno approvato uno statuto che di fatto evita di coinvolgere i cittadini nella gestione di un bene ricevuto in eredità dalla collettività, per consegnarlo in gestione ad un consiglio d’amministrazione che agirà come un ente di diritto privato con potere Decisionale ed Esecutivo. Il CDA avrà inoltre il potere di assumere decisioni su qualsiasi argomento inerente all’ordinaria e straordinaria amministrazione. Con spirito di collaborazione tante sono state le osservazioni e i suggerimenti delle opposizioni, ma a parte cambiare qualche virgola, il Sindaco e la sua maggioranza hanno proseguito imperterriti nel voler dar vita ad una Fondazione con uno statuto che non accoglie suggerimenti delle opposizioni, nella gestione non coinvolge i cittadini e stravolge le volontà testamentarie del Dott. Giuseppe Pesenti Calvi. Si potrebbe affermare che si è voluto dar vita ad una Fondazione che realizzerà le volontà del Sindaco e della sua maggioranza, inserendo (statuto Art.3) attività produttive o finanziarie, che la fondazione intende svolgere, che nulla hanno a che fare con le condizioni testamentarie dettate dal dott. Pesenti e che rischiano di sperperare notevoli risorse economiche del patrimonio.

Pensiamo che le scelte del sindaco e della sua maggioranza non garantiscono i requisiti minimi di trasparenza perché conferisce il patrimonio, lasciato in eredità alla comunità Alzanese, in gestione ad un consiglio d’amministrazione che sarà composto da 5 membri che, come da statuto approvato in data 24/06/2020, saranno eletti dal sindaco e dal Comitato di Nomina. A suo insindacabile giudizio, il sindaco nomina subito 2 membri (il presidente e un consigliere), in concorso con gli altri componenti del comitato di nomina, composto da membri che seppure autorevoli per i ruoli ricoperti, sono comunque di provenienza esterna alla nostra comunità, nomina i restanti 3 componenti. Il tutto senza il coinvolgimento delle forze politiche di minoranza presenti in consiglio comunale, senza il coinvolgimento dei cittadini, veri destinatari del lascito e delle varie organizzazioni presenti nel nostro territorio, senza stabilire un criterio trasparente sulle modalità con cui saranno scelti gli amministratori, in base a quali requisiti, in base a quali esperienze e senza stabilire criteri di valutazione oggettivi per assegnare ai candidati un punteggio.

In pratica il Sindaco e il comitato di nomina sono liberi di nominare presidente e amministratori con un criterio del tutto personale e privo di qualsiasi forma di TRASPARENZA.

Un Consiglio d’amministrazione stipendiato che ha tutti i poteri descritti all’Art.7 dello statuto (poteri che normalmente ha un CDA che gestisce i suoi soldi) tra i quali il potere di modificare lo statuto, deliberare lo scioglimento della fondazione e decidere la devoluzione del patrimonio.

Ora alcune domande

Ci piacerebbe saper perché tra gli Scopi e le Attività che la fondazione può svolgere sono state inserite attività che rientrano tra i compiti che normalmente sono di competenza dell’Assessorato ai lavori pubblici e dovrebbero trovare copertura nel bilancio comunale. Esempio: Art. 3 punto “c” messa in sicurezza del territorio, Efficientamento energetico, Fonti di energia rinnovabili ecc. ecc. attività che non trovano alcun riscontro nelle volontà testamentarie del dott. Giuseppe Pesenti Calvi.

Ci piacerebbe sapere, visto che più volte, nello statuto, si richiamano le volontà testamentarie del Dott. Giusi Pesenti, perché alla Fondazione “E’ fatto divieto di svolgere attività istituzionali, ….. anche se aventi fini di solidarietà sociale nonché di pubblica utilità

Chiarire e rendere pubblici “Tutti” gli atti di questo lascito è un dovere verso i cittadini lo chiediamo anche a difesa del ruolo del Sindaco perché, anche se eletto come appartenente ad una parte politica, rappresenta e agisce a nome di tutti i cittadini.

Fondazione Statuto definitivo
.docx
Scarica DOCX • 610KB
Eredità risultanze finanziarie-1
.pdf
Scarica PDF • 2.54MB



bottom of page