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Progetti ambiziosi per nascondere le difficoltà di questa Amministrazione

Aggiornamento: 27 giu 2023

Come spesso accade, il Sindaco Bertocchi evita una narrazione corretta della realtà e descrive progetti ambiziosi per nascondere situazioni davvero imbarazzanti per l’amministrazione.

In un’ultima occasione si prodiga a sponsorizzare il recupero del monastero della Visitazione da adibire al corso di laurea universitaria per infermieri che è solo una proposta, senza progetto né finanziamenti.

Si prevede la realizzazione di una strada di collegamento tra la rotonda di via Piave e Via Mazzini (costo oltre 3 milioni di euro) per facilitare l’accesso al nuovo ospedale, di cui non ha ancora chiaro il progetto e attende con curiosità la risposta della Regione all’ interrogazione dei consiglieri PD Casati e Scandella; progetto che ha già ricevuto il finanziamento di ben 50 mln.


Divaga su Villa Paglia, proposta in passato quale sede di Casa della Comunità, con l’unico scopo di nascondere l’incapacità di chi in tutti questi anni non ha saputo ridare ai cittadini di Alzano l’utilizzo di questo prezioso complesso.

La soluzione è stata rifiutata da ASST di Bergamo Est per l’inadeguatezza della proposta: spazi insufficienti, nessuna garanzia per il mantenimento del parco, viabilità problematica, vincolo delle Belle Arti e costi di realizzazione improponibili.

Villa Paglia, acquistata dal Comune nel lontano 1990, ha visto nascere studi e progetti di riqualificazione, senza mai la lungimiranza di prendere una decisione e col trascorrere degli anni il degrado ha reso impraticabile non solo la villa, ma anche il meraviglioso parco. Ora l’amministrazione ha ripreso le riflessioni sulla sua destinazione, ma non è possibile perdere altro tempo prezioso e non deve restare inascoltata la richiesta, ormai non più procrastinabile, di recupero del complesso villa-giardino.

Grande imbarazzo dovrebbe creare anche la Scuola materna in costruzione nel parco di Villa Paglia, i cui lavori sono fermi da oltre un anno per il contenzioso con l’azienda costruttrice.

L’unica certezza è l’impegno di spesa per 2 milioni di euro destinati al completamento dell’opera provenienti dal lascito Pesenti, di cui tra l’altro è in essere un contenzioso con il curatore testamentario, .

In una prossima occasione “l’amministrazione del fare” presenterà per l’ennesima volta il progetto di recupero e riqualificazione dell’ex cementificio Italcementi già mostrato ultimamente in pompa magna in sala consigliare alla presenza del titolare dell’immobile, ma che tutt’ora non trova riscontro.

L’area è sempre più degradata, il parcheggio interrato accanto è allagato e la la perdita della prestigiosa galleria d’Arte moderna ALT con i suoi di 3500 mq che resterenna inutilizzati, hanno favorito quel degrado che molto difficilmente potrà essere risanato.

Il Paese è stanco di una gestione fumosa, in cui le opere più importanti faticano a concretizzarsi.


Dove si è persa l’Amministrazione del fare?........ se mai c'è stata.

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