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TELERISCALDAMENTO: Perché consumare altro verde ?

La centrale del risparmio”

Così titolava l’Eco di Bergamo in un articolo pubblicato 11/04/1999.

Il sindaco di Alzano Lombardo si legge, ha annunciato l’ormai “quasi” avvenuta definizione della convenzione, che va a sostituire un vecchio accordo del 1992 mai ratificato, tra il “Comune di Alzano Lombardo” e la proprietà “Pigna”. Il protocollo d’intesa, annuncia il sindaco, consentirà alla comunità di Alzano Lombardo di trarre vantaggi “non solo economici” ma anche occupazionali.

15/10/2003

La centrale Pigna entra in esercizio

La centrale 1


Marzo 2012

La SIMAV Spa (proprietaria dell’impianto) spegne la centrale elettrica “ ex Pigna” e quindi viene a mancare il vapore per il teleriscaldamento

Eco di Bergamo

Giovedì 01 Marzo 2012

Chiude la centrale ex Pigna . L'azienda ha ribadito i motivi della decisione (prezzo di mercato energia troppo basso rispetto alle offerte dei concorrenti e gestione impianti troppo onerosa legata anche alla limitata richiesta di vapore per il teleriscaldamento).

 

11/10/2012

Incurante delle motivazioni che hanno indotto SIMAV a chiudere l’impianto, per fornire ai pochi utenti allacciati, l’erogazione del teleriscaldamento, L’11/10/2012 Il Consiglio Comunale di Alzano Lombardo a guida Lega, ha una genialata, delibera la concessione alla società ANITA S.r.l. (società partecipata da circa una quarantina di Comuni) del suolo e sottosuolo pubblico, ricevuto in comodato d’uso gratuito dalla Società Leonardo S.p.a, per l’installazione di infrastrutture destinate alla produzione ed al vettoriamento del teleriscaldamento. Anita Srl (partecipata dal Comune di Alzano Lombardo con una quota del 6,6% ), con una spesa di Euro 441.966, realizza una centrale termica per la produzione e distribuzione del teleriscaldamento. I beni costituenti l’investimento realizzati nel corso dell’esercizio 2012/2013, per effetto di quanto contenuto nell'atto di concessione, sono di proprietà del Comune di Alzano Lombardo “sin dal momento della loro realizzazione da parte del concessionario” considerato quale corrispettivo per l’ottenimento della concessione.

La centrale 2

ANITA S.r.l., Guidata dal 2012 al 2016 da un Presidente, fedelissimo esponente della Lega Alzanese e in seguito da un amministratore Unico indicato dal Comune di Treviglio (socio con la quota del 15,2% di Anita), dall'attività del teleriscaldamento, dal punto di vista economico ha conseguito i seguenti risultati.


Ad Agosto del 2018 l’organo amministrativo di Anita S.r.l. comunica al comune di Alzano Lombardo la decisione di interrompere il rapporto concessorio (si è accorto che le perdite del Teleriscaldamento venivano coperte con gli introiti derivanti dai dividendi della società Unigas Distribuzione S.r.l. ?).

Ed ecco che con 70mila Euro da riconoscere ad Anita S.r.l. quale corrispettivo del (VIR) Valore Industriale Residuo l’Amministrazione Comunale si riprende il Teleriscaldamento, quel ramo d’azienda di Anita S.r.l. che produce perdite.

Sempre pronti ad autopromuoversi e dare lezioni di buona amministrazione, i nostri amministratori della Lega, con le perdite prodotte dal teleriscaldamento hanno sperperato risorse che potevano essere utilizzate per erogare più servizi alla cittadinanza.

Ma ora arriviamo ai giorni nostri,

Centrale 3

Gli amministratori nostrani hanno scoperto di avere un’anima ambientalista o forse è opportunismo (vogliono disfarsi della Patata Bollente?), prendono al volo una proposta di Partenariato Pubblico Privato avanzata dalla società Edison e presentano in pompa magna la decisione di accettare il progetto per la realizzazione di un nuovo impianto che produca Energia Elettrica e vapore per il Teleriscaldamento.

Quindi convertiranno/adatteranno l’ex centrale Pigna? Noooooo!

Adatteranno/convertiranno l’attuale impianto del Teleriscaldamento? Noooooo!

Recupereranno una delle tante aree industriali dismesse? Noooooo!

E allora?

Sordi alle obiezioni e alle proposte delle opposizioni, circa l’insostenibilità economica dimostrata dai numeri (senza contributi pubblici il piano economico non sta in piedi), l’amministrazione a guida Lega ha deciso di procedere, concederà gratuitamente alla società Edison un bellissimo fazzoletto di terra situato dietro il cimitero di Alzano Sopra, vicino al parcheggio della Teb, poco distante da una zona residenziale e “coerentemente” con le promesse elettorali “Consumo zero del territorio”, l’installazione e la costruzione del nuovo impianto la faranno lì.


Dal piano finanziario presentato da Edison, a fronte della certezza di consumare al verde e dei costi per la realizzazione della struttura produttiva, i ricavi del teleriscaldamento vengono triplicati con calcoli del tutto ipotetici e quadrano perché sommati a circa 4 milioni di Euro derivanti da contributi pubblici “Certificati Bianchi” spettanti per la minore emissione di CO2.

Non sappiamo se i nostri amministratori con i loro soldi avvierebbero questa nuova attività, se lo facessero e perché forse non sanno che :

· Il Teleriscaldamento è conveniente, sostenibile e vantaggioso quando utilizza il calore di scarto di altre attività.

· Forse non sanno che il teleriscaldamento è conveniente solo se costruito in prossimità di aree densamente abitate con edifici che hanno l’impianto di riscaldamento centralizzato.

· Forse non sanno che il costo del calore prodotto con il metano, fonte energetica d’importazione, generalmente è più elevato rispetto a quello prodotto sfruttando fonti energetiche come il calore di scarto prodotto da processi industriali o da inceneritori, oppure calore da fonte energetiche rinnovabili come il Solare, Geotermico o Biomasse.

· Forse non sanno che l’allaccio al teleriscaldamento nella maggior parte dei casi pone dei vincoli e mette l’utente nelle condizioni di avere un fornitore che agisce in regime di monopolio.

· Forse non sanno che gli impianti di cogenerazione generalmente sono più rumorosi rispetto alla caldaie tradizionali.

· Forse non sanno che gli utenti pagheranno anche i costi della dispersione di calore ad opera degli impianti primari (la rete di distribuzione) e secondari (l’impianto condominiale).

 



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